In questo saggio Kripke espone le idee che hanno guidato le sue ricerche logiche o che queste hanno suggerito; riprende la distinzione aristotelica tra proprietà essenziali e proprietà accidentali; critica gran parte delle teorie di Frege e di Russell sul linguaggio e sul modo in cui i nomi si riferiscono alle cose; riesamina le concezioni di Kant e sottopone a una critica serrata il materialismo come teoria della mente.
Attenzione! Non sei autorizzato a visualizzare questo testo / Solo gli utenti registrati possono visualizzare questo testo!
Gli utenti del Visitatori non sono autorizzati a commentare questa pubblicazione.